Una reale storia selvaggia

Posted by on Apr 3, 2024 in Senza categoria | No Comments
Una reale storia selvaggia

Era il 1995, non esistevano i plotter e Grafia offriva la possibilità di avere uno o più manifesti f.to 6x3mt alle attività commerciali locali. All’epoca questo formato era possibile stamparlo solo in offset con costi impossibili per i piccoli, in città erano affissi solo i grandi brand che facevano campagne a tappeto su tutto il territorio nazionale.

Ma un certo spirito di avventura selvaggio e pionieristico muoveva una progettazione tattica che all’epoca ebbe molto successo. In questo non finirò mai di ringraziare colui che iniziò questa follia. Mr. Cesare A. che aiutavo in tempi ancor più remoti. Trasmessa questa esperienza, con lo studio Grafia iniziai… la composizione di un manifesto pubblicitario di 6x3mt che è composto di 12 pezzi f.to 100×140, che reclutavo presso lo stampatore Tecnova 2 a Chieti Scalo, stampava su una meravigliosa Man-Roland Ultra 100×140 bicolore manuale, alta quasi 1 piano, Josef (lo stampatore) con stupore mi vedeva arrivare e caricare nella Renault 4 risme arrotolate di fogli 100×140 bianchi. Mai nessuno glielo aveva chiesto!
Tornato in the office preparavo le tracce precedentemente disegnate e stampate in A4 della grafica da riprodurre attraverso la proiezione su ogni foglio della parte di traccia corrispondente con una repro-camera. Questo avveniva di notte ovviamente, il giorno con tutti i fogli tracciati iniziavo la colorazione con vernice acrilica che prendevo in ferramenta in grandi quantità. Finita la verniciatura singola, posavo a terra l’intero manifesto per correggere le interruzioni dovute al lavoro manuale di riempimento. Mi presentavo così all’ufficio affissioni dove riscontravo nuovamente facce attonite… mah! Tanta era la soddisfazione di vedere il manifesto affisso mi ricordo di entrambi, mia e quella del cliente.

Devo ammettere che il successo fu enorme, in città in tante attività chiedevano “voglio un 6×3!”, ricordo anche clienti che erano distanti dal fare pubblicità.

Questo lavoro primordiale finì poi, con l’arrivo dei primi plotter, che estinsero definitivamente la grafica arcaica schiacciata dalla tecnologia. Le uniche testimonianze sono conservate su carta fotografica che puntualmente Costanzo D’Angelo andava a scattare per l’archivio, non ci credete vero? Ecco perche pubblico questo post!

 

Fabio Mascio